giovedì 1 novembre 2012

Lui ce l'ha fatta

In questo periodo si sente parlare sempre di crisi economica. Ma il dato che mi colpisce di più è l'aumento dei nuovi poveri. Persone o famiglie costrette a vivere con stipendi o pensioni bassissime, che spesso non sono sufficienti per arrivare alla fine del mese. Mentre riflettevo su questa cosa, mi è venuto in mente un film che ho visto al cinema alcuni anni fa, basato su una storia vera: La ricerca della felicità.
Il protagonista è Chris Gardner, un venditore di scanner da utilizzare negli studi medici. Il lavoro va male e la sua situazione famigliare peggiora quando viene abbandonato dalla moglie. Rimasto solo con il figlio, Chris deve lasciare la casa in cui vive, perchè non è più in grado di pagare l'affitto. Un giorno, dopo aver scambiato un paio di parole con un broker e aver guardato la sua Ferrari, Chris decide di provare a diventare un consulente finanziario alla Dean Witter. Per riuscirci deve frequentare un corso della durata di sei mesi (non pagati) alla fine del quale verrà assunto solo il candidato più brillante. Inizia un periodo davvero difficile per Chris: senza più una casa, è costretto a racimolare ogni giorno i soldi per mangiare e una notte dorme addirittura nei bagni della metropolitana, sempre insieme al figlio Christopher. In alcune scene la sua disperazione raggiunge livelli estremi, ma Chris non si arrende e alla fine riesce a raggiungere il suo obiettivo. 
Chris è interpretato da Will Smith, che recita insieme al figlio Jaden. Ma c'è anche un italiano che ha lavorato dietro le quinte, ovvero il regista Gabriele Muccino. Questo film merita di essere visto, perchè è una storia vera e dimostra che in alcuni casi, se non ci si perde d'animo, è possibile rialzarsi anche quando sembra tutto perduto. Se non ricordo male, in una scena Chris presta addirittura cinque dollari a un suo conoscente e a lui ne rimangono dieci. Tutti i suoi averi.
Credo che lo riguarderò presto, perchè è davvero un bel film. Forse uno dei migliori interpretati da Will Smith.

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