lunedì 3 settembre 2012

Non arrendersi mai

Alla domenica guardo raramente la televisione, a meno che non ci sia qualche partita (di basket o tennis) che non posso proprio perdere. Ieri stavo facendo zapping qua e là quando mi sono imbattutto nel film La mia fedele compagna. La prima scena che ho visto è stata un uomo in macchina che abbaiava e piangeva, guardando la sua immagine nello specchietto retrovisore. Mi sono incuriosito. Dopo alcuni minuti ho appreso dai dialoghi che il protagonista era affetto dalla sindrome di Tourette, ovvero:

un disordine neurologico ad esordio nell'infanzia, caratterizzato dalla presenza di tic motori e fonatori incostanti, talvolta fugaci, altre volte cronici, la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti. (fonte: wikipedia)

Mi è venuto in mente che avevo già visto questa patologia nel telefilm Ally McBeal, perchè uno dei personaggi secondari ne era affetto. Nel film di ieri la sindrome di Tourette era la protagonista. Brad Cohen scopre da bambino e solo grazie all'attenzione della madre di essere malato. Questa condizione lo porta ad avere problemi ovunque, compresa la scuola (dove viene considerato indisciplinato) e a casa, soprattutto con il padre. Crescendo la situazione non migliora, fino a quando Brad non incontra un preside di una scuola che accenderà in lui l'amore per l'insegnamento. In quel momento Brad decide di non arrendersi e di diventare l'insegnante che non ha mai avuto. Dopo essere stato rifiutato da ventiquattro scuole, viene assunto con un contratto di un anno dalla scuola elementare di Mountain View Cobb County, in Georgia. Ben presto le sue doti emergono e gli permettono di vincere il premio, per lo stato della Georgia, di Maestro dell'Anno per la prima elementare. Durante il discorso preparato in occasione della premiazione, Brad esprime la sua gratitudine nei confronti della Tourette, perchè lo ha spinto a migliorare, a superare i suoi limiti e a non lasciarsi abbattere. Riuscendo anche a trovare una fidanzata.  
Questo film è bellissimo. La disperazione di Brad è palpabile, così come la sua determinazione e caparbietà. Magari alcuni penseranno che sia la solita commediola sdolcinata, dove alla fine tutto si aggiusta, in nome del sacro lieto fine. Ma non è così. Questo film è tratto da una storia vera. Esiste davvero un Brad Cohen, che nonostate la sindrome di Tourette è riuscito a coronare il sogno di diventare insegnante. E continua ancora oggi. Circondato da tantissime persone, in particolare da sua moglie e dal figlio che hanno avuto insieme.

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