sabato 8 settembre 2012

Jazz: Blues (Seconda metà del 1800)


Dopo aver presentato il Ragtime, è arrivato il momento di parlare della seconda componente fondamentale che ha contribuito alla nascita del Jazz: il Blues. La struttura musicale del blues si basa sulla ripetizione di dodici battute e sull'utilizzo, all'interno della melodia, delle blue notes. Questo genere musicale nasce negli Stati Uniti come canto popolare degli afroamericani, così come il Gospel e lo Spiritual. Tuttavia, mentre questi ultimi due hanno natura religiosa, il blues trae origine dai canti (work songs) e dalle urla di richiamo (shouts) degli schiavi neri durante le ore di lavoro nei campi di cotone. Sembra che lo utilizzassero anche per scambiarsi messaggi in codice, senza farsi scoprire dai padroni. Con la fine della schiavitù, il blues cominciò a diffondersi soprattutto negli stati meridionali, in particolare nel Mississippi e ovviamente a New Orleans.
Per la sua natura malinconica, il blues è una musica adatta ad esprimere i sentimenti personali. Inizialmente, si pensava che chi suonasse musica blues fosse in qualche modo posseduto (dall'espressione to have the blues devils). Il bluesman era solitario, senza un soldo, quasi sempre in viaggio, amato dalle donne e tuttavia senza legami sociali o familiari. Attraverso il blues, i neri hanno tentato di riaffermare la propria identità all'interno della società, rivendicando con forza diritti fino a quel momento negati. All'epoca, gli strumenti più usati per fare blues erano la cigar box (una specie di chitarra) e l'armonica, perchè erano economici e facilmente reperibili.
Il video che vi propongo è Sweet Home Chicago, interpretato da Robert Johnson. Grande chitarrista, morto in circostanze misteriose, Johnson è stato una fonte di ispirazione per musicisti del calibro di Bob Dylan, Eric Clapton, Jimi Hendrix e di gruppi come i Led Zeppelin e i Rolling Stones. Johnson è anche membro del Club 27, il gruppo di artisti famosi morti all'eta di 27 anni (fra cui troviamo anche Jim Morrison, Janis Joplin e Kurt Cobain). Se non fosse morto così presto, forse sarebbe diventato famoso come un certo B. B. King (apparso anche in una puntata dei Robinson)...



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