martedì 4 dicembre 2012

Il migliore

Riuscire a guadagnarsi da vivere lavorando nel mondo dell'arte e dello spettacolo è molto difficile. Figurarsi poi diventare famosi. Penso a scrittori, pittori, scultori, ballerini, attori e a tutti coloro che decidono di seguire il proprio sogno, dedicandovi anima e corpo. Sono pochi quelli che raggiungono la meta. Questo vale anche nello sport. Giovani promesse che per qualche motivo si perdono per strada e di cui non sentiremo mai parlare. Federico Buffa, voce storica del basket italiano e americano, ha scritto un libro che si intitola Black Jesus - The Anthology. Federico lo definisce un non libro, perchè questo manuale contiene solo appunti di viaggio. In realtà, al suo interno troviamo una serie di brevi storie su possibili campioni di basket, che per qualche motivo non sono riusciti a diventare tali. Un non libro scritto molti anni fa, ma che è stato ristampato più volte. 
Ho deciso di comprare questo libro per due motivi. In primo luogo, perchè, dopo aver sfogliato la copia di un mio amico, ho capito che il libro era molto interessante e particolare. In secondo luogo, per lo scopo benefico di questa quarta ristampa: tutti i ricavi sono destinati a studenti birmani.  Capisco che è un libro di nicchia, però ne vale la pena in tutti i sensi.
Federico Buffa è un grandissimo storyteller e la sua conoscenza del basket è immensa. Quando parla riesce a coinvolgerti immediatamente. Una capacità molto rara. E nonostante tutto è una persona umile e modesta. Guardare le partite NBA commentate da lui e da Flavio Tranquillo è qualcosa di straordinario.

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