Quando ho visto il titolo di questo libro, l'ho comprato subito. Ero curioso di scoprire come era nato uno degli eroi più famosi di sempre. Un personaggio che conosco e su cui hanno girato alcuni film, anche se nessuno aveva mai raccontato le sue origini. Una sorta di prequel letterario. L'autrice è Isabel Allende, una scrittrice cilena che avevo già sentito nominare, ma di cui non avevo mai letto niente. Mentre il libro che mi ha colpito è Zorro. L'inizio della leggenda. L'eroe vestito di nero che potrebbe gareggiare alle Olimpiadi di scherma e che difende gli innocenti a cavallo di Tornado, firmando le proprie imprese con una Zeta.
Nel libro della Allende vengono presentati molti personaggi, fra cui i genitori di Diego De La Vega (Zorro), l'amico Bernardo e Civetta Bianca, la nonna materna di Diego. C'è spazio anche per il simpaticissimo sergente Garcìa. In questa storia Diego non è completamente spagnolo, bensì meticcio, figlio di uno spagnolo e di un'indigena. Nel corso della storia assistiamo alla nascita di Diego e alla sua amicizia con Bernardo, che diventerà muto a causa di un trauma, ma anche al suo rapporto con la nonna materna. Grazie a lei, Diego scopre che la volpe è il suo spirito guida. Durante i suoi numerosi viaggi, Diego impara a usare la spada e apprende trucchi e nozioni che serviranno a formare la sua identità segreta.
Ovviamente, tutta la storia è piena di avventure e di duelli, ma ci sono anche storie d'amore e battaglie per la giustizia. Il libro è diviso in cinque capitoli, organizzati secondo un ordine cronologico ben preciso, più l'epilogo. La lettura è molto piacevole e scorre velocemente. In poche pagine (circa 350) la Allende riesce a presentare perfettamente la prima grande avventura di Zorro.
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