sabato 22 settembre 2012

Jazz: Swing (1920 - 1940)

Il miglior periodo di tutta la storia del jazz. Lo swing nasce in risposta al periodo di difficoltà economica che gli Stati Uniti stavano affrontando alla fine degli anni '20. Una musica dal ritmo dondolante, caratterizzata da ritardi, anticipazioni, esitazioni e ovviamente incredibili improvvisazioni. In quel periodo nascono anche le prime Big Band, che spesso si basavano su solisti in grado di esaltare le proprietà musicali dello swing. Anche in questo caso i musicisti neri hanno fatto da apripista. Penso a Count Basie, Duke Ellington e il solito Louis Armstrong. Ma poi grandi interpreti bianchi riuscirono ad affermarsi e a lasciare una traccia visibile nell'era dello swing: Benny Goodman (clarinettista), soprannominato il Re e primo in assoluto a formare una Big Band composta da musicisti neri e bianchi, Artie Shaw (clarinettista e sassofonista), Glenn Miller (trombonista e direttore d'orchestra) e così via. Il bello dello swing è che si adattava ad essere suonato sia dalle Big Band, sia da formazioni meno numerose, come i trio, i quartetti o i quintetti. L'era dello swing rimane, a mio parere, il periodo jazz più divertente e scatenato, durante il quale si sono espressi i massimi interpreti del clarinetto, del pianoforte, della batteria e del contrabbasso. Un assaggio qui sotto.






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