martedì 20 novembre 2012

Autocontrollo inglese

In questi giorni sto leggendo Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne. Un classico. Conoscevo già la storia a grandi linee, ma leggendolo ho scoperto un sacco di cose in più. Come saprete, questo romanzo racconta la straordinaria avventura vissuta dal londinese Phileas Fogg. Dopo aver scoperto l'esistenza di una nuova linea ferroviaria in India, questo ricco signore inglese decide di fare il giro del mondo in ottanta giorni, scommettendo, sulla buona riuscita dell'impresa, 20.000 sterline con i soci del Reform Club. Siamo nel 1872 e una cosa del genere sembra impossibile da realizzare, ma Mr. Fogg è assolutamente sicuro di riuscirci e così parte insieme al suo servitore Gambalesta, assunto poche ore prima. Il libro è molto interessante. Verne descrive bene i luoghi attraversati dalla coppia e introduce anche alcuni personaggi importanti, come l'ispettore Fix, convinto che Mr. Fogg sia l'autore di una rapina, e Mrs. Audà, una ragazza che rischiava di essere bruciata viva. Sono arrivato circa a metà del libro e posso dire che la cosa più divertente è il comportamento di Mr.Fogg. Il nostro eroe è sempre imperturbabile, freddo e distaccato, niente sembra spaventarlo. Il suo unico obiettivo è tornare a Londra nel tempo stabilito. Riesce ad aggirare facilmente qualsiasi imprevisto, mantenendo la calma in ogni situazione, come un vero gentleman. Dopo essere passato per Brindisi, Bombay, Calcutta e Hong Kong, adesso Mr. Fogg è diretto a Shangai insieme a Mrs. Audà. Gambalesta è sparito e Fix si trova sulla sua stessa imbarcazione, ma Mr. Fogg non conosce la vera identità del suo compagno di viaggio. Chissà cosa lo aspetta ancora...

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