venerdì 12 ottobre 2012

Eventi che fanno riflettere

Nel corso di questa settimana, ho annotato alcune notizie che mi hanno colpito molto. Tralasciando la crisi economica (a volte mi chiedo come facciamo a essere membri del G8) e il mondo della politica con tutti i suoi casini, le cui conseguenze ricadono sempre su di noi, è la cronaca a lasciarmi senza parole. 
Quando l'Italia rientra nelle prime dieci posizioni di qualche classifica, solitamente è un brutto segno. Pochi giorni fa un'altra donna è stata uccisa dal marito. La centesima solo nel 2012. Sembra addirittura che l'Italia sia la settima nazione con il più alto numero di donne uccise ogni anno. Chissà cosa fanno nei paesi ai primi posti...
Il nostro paese non è perfetto, ma è impressionante constatare come sia comunque migliore di molti altri. Spesso lo diamo per scontato. Mercoledì, in Pakistan, una ragazza di 14 anni è stata vittima di un'aggressione da parte dei talebani. Le hanno sparato in testa e in una spalla. Fortunatamente è sopravvissuta. Per quale motivo tutto questo? Malala Yousufzai ha avuto il coraggio di pubblicare tutti gli abusi e le limitazioni che le donne devono subire nel suo paese. Ha difeso il diritto allo studio delle donne. Per questo motivo e per tutta l'attività che ha svolto, l'anno scorso ha ricevuto il premio nazionale per la pace dal governo di Islamabad. Contemporaneamente è stata inserita nella lista nera dei talebani. 
Chissà quando le cose cambieranno veramente. O forse cambiano così lentamente che non ce ne rendiamo conto. Il nostro mondo è meglio di così, ne sono convinto. Mi considero un inguaribile ottimista.

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