martedì 7 agosto 2012

Draghi e cavalieri

Finalmente ho finito di leggere "Inheritance", il quarto e ultimo libro del Ciclo dell'Eredità di Christopher Paolini. Oltre a questo, la saga è composta anche da "Eragon" (scritto all'età di quindici anni), "Eldest" e "Brisingr", anche se inizialmente i libri avrebbero dovuto essere tre. Il Ciclo racconta le fantastiche avventure di Eragon e Saphira (la sua dragonessa).
In "Eragon", il protagonista è un semplice ragazzo che vive nella valle Palancar, territorio montuoso e freddo situato nel più vasto continente di Alagaësia. Un giorno, Eragon scopre un oggetto di colore blu, simile a un sasso, che si rivelerà essere un uovo di drago. Al momento della schiusa Eragon tocca Saphira, creando un rapporto indissolubile con lei, riconoscibile anche dal gedwëy ignasia, un ovale argentato simbolo dei leggendari Cavalieri dei Draghi, che si forma sul palmo di Eragon. Da questo momento, il giovane Cavaliere dei Draghi inizia il suo addestramento con Brom, un misterioso cantastorie del suo villaggio, che sembra conoscere molto sul passato di questi uomini straordinari (compreso Galbatorix e i Rinnegati) e di come l'uovo sia finito nella mani di Eragon, grazie alla magia. Poco tempo dopo lo zio di Eragon viene ucciso dai Ra'zac, tremende creature al soldo di Galbatorix, il re dell'impero. Per vendicarsi Eragon si mette in viaggio con Brom, durante il quale incontra i compagni  Arya e Murtagh e il malvagio spettro Durza, che affronta nel Farthen Dûr, montagna-nascondiglio dei Varden (i ribelli dell'impero) e dei nani.
Nel secondo libro, Eragon continua il suo addestramento a Ellesméra, la capitale del regno degli elfi, assieme a Oromis e Glaedr, un Cavaliere e il suo drago dorato sopravvissuti alla passata guerra causata dal tradimento di Galbatorix. Grazie alla cerimonia del Giuramento di Sangue, Eragon viene anche guarito da una tremenda ferita inflittagli da Durza e diventa un incrocio tra umano e elfo. Verso la fine del libro dovrà anche affrontare Murtagh, diventato un Cavaliere dei Draghi e passato dalla parte di Galbatorix.
In "Brisingr" (nome della spada di Eragon, che prende fuoco ogni volta che viene pronunciato il suo nome), Eragon riesce a ricongiungersi con il cugino Roran, salvando lui e la fidanzata da un attacco dei Ra'zac. Con la promessa di ritrovarsi, Eragon parte per il Farthen Dûr, dove Orik (nano amico di Eragon) viene eletto nuovo re dei nani. Il giovane Cavaliere riesce anche ad approfondire il rapporto con Arya. Durante l'addestramento, Oromis rivela a Eragon il segreto del potere di Galbatorix: gli Eldunarì, il cuore dei Draghi, sono una fonte di energia e di magia e il re è riuscito a rubarne un numero molto elevato.
Nell'ultimo libro, assistiamo a tante battaglie descritte benissimo, in particolare Eragon affronta Galbatorix e libera Nasuada, la regina dei Varden catturata all'inizio di "Inheritance". Tutta la saga è molto avvincente, ci sono tutti gli elementi del genere fantasy: magia, elfi, nani, draghi, mostri, il malvagio tiranno e l'eroe con una missione impossibile da portare a termine. Il finale è agrodolce, ma non è detto che Paolini, un giorno, non scriva il seguito del futuro di Alagaësia.

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